Anche in ambito neurochirurgico, è fondamentale la distinzione tra tumori maligni e benigni.
Molte forme sono al limite, ma è possibile effettuare il prelievo di una particella di tumore, per la tipizzazione, mediante la stereotassi che consente, attraverso un semplice foro di trapano, di guidare con precisione millimetrica una piccola sonda, nel punto prescelto, sulla base di coordinate trigonometriche.
La tecnica microneurochirurgica consente l’asportazione radicale anche in tumori con localizzazione “difficile” eliminando o riducendo di molto i possibili danni al tessuto nervoso.
La radiochirurgia può distruggere con radiazioni ionizzanti convogliate stereotatticamente piccoli tumori profondi non accessibili.
Nuove tecniche chemioterapeutiche vengono sperimentate. Non si immagina che un tumore, come un meningioma, un neurinoma, un emangioblastoma, un astrocitoma, etc possano essere radicalmente asportati con guarigione definitiva richiedendo in tutto una degenza di poco più di una settimana senza che restino tracce apprezzabili dell’intervento.
Lo stesso vale per i tumori spinali come meningiomi o neurinomi che, operati in tempo, conducono alla completa scomparsa di gravi paralisi in forma di tetraparesi o paraparesi con recupero di normale motilità e deambulazione.
Telesalute – Buongiorno Italia – 2003