Neurochirurgia

La mielopatia cervicale

L’artrosi cervicale (spondilosi cervicale) può provocare restringimenti irregolari e progressivi del canale spinale cervicale (C1-C7) in cui è alloggiato il midollo spinale cervicale. Questo fatto può condurre a una sofferenza del midollo, spesso progressiva, che comporta perdita di forza agli arti inferiori e superiori perché nel midollo così compresso (per lo più non in toto, ma in uno o più punti) si determina una sofferenza da compressione e un vero danno anatomico ben rilevabile in RMN come un’area o più aree di alterazione del segnale. Lo stesso può avvenire per un’ernia del disco o un osteofita in posizione critica.
Nelle forme iniziali la mielopatia cervicale può essere difficile da riconoscere: il paziente lamenta vaghi disturbi alle gambe, come pesantezza, sensazione di alterato appoggio nel cammino, “stanchezza alle gambe” con necessità di fermarsi e cercare un appoggio, cedimenti improvvisi delle gambe. Anche agli arti superiori insorgono disturbi inizialmente lievi come scosse elettriche, difficoltà di manipolazione degli oggetti, difficoltà e rallentamento ad aprire e chiudere le mani.
Tutti questi disturbi possono evolvere fino alla paresi degli arti (paraparesi, tetraparesi) in tempi di qualche settimana o qualche mese.
E’ comprensibile come sia importante la diagnosi precoce e precisa che conduce a un intervento neurochirurgico, per via anteriore o posteriore, tanto più efficace quanto più precoce rispetto all’inizio della sintomatologia.